Folklore

La fanove è un falò propiziatorio che si realizza il secondo martedì di marzo, ad una settimana della festa in onore a Santa Maria di Costantinopoli, protettrice del paese. Vengono accumulate le fascine fino a formare un mucchio alto 4/5 metri. Al centro, sulla estremità viene posta la cima cima, un palo addobbato ed arricchito con doni (solitamente generi alimentari) raccolti per il paese. Quando il fuoco appiccato alle fascine si estende, la cima cima ne viene raggiunta e inevitabilmente cade. La direzione verso la quale punta il suo vertice, secondo la tradizione, indica la contrada che produrrà il raccolto più abbondante. Altri falò simili vengono incendiati in tutti i rioni della città il 19 marzo giorno della festa di San Giuseppe. Al calore della brace vengono consumati taralli, ceci abbrustoliti, noccioline, mandorle e buon vino primitivo.

In occasione della Festa di San Francesco da Paola che si celebra il 2 aprile, nel rione omonimo viene issato un palo della cuccagna. Alla sua estremità vengono appesi generi alimentari di ogni tipo: agnelli, provoloni, salsicce e quant'altro di buono le tradizioni gastronomiche locali tramandano.

Nella Domenica che precede il primo martedì di Settembre, giorno della festa patronale in onore della Madonna di Costantinopoli si svolge un Corteo Storico. Il corteo rievoca l'arrivo in Acquaviva del quadro raffigurante la Madonna. Il quadro viene portato in maniera trionfale su un carro trainato dai buoi e collocato sulla Cassarmonica.

Il primo martedì di Settembre nel giorno della festa della patrona della città, a mezzanotte viene lanciato il pallone, una mongolfiera di carta alta 21 metri con una circonferenza di 42 metri ed un'imboccatura dal diametro di 3 metri dalla quale, con la combustione di paglia di orzo umida, viene gonfiato fino a fargli prendere il volo. Il Pallone viene lanciato, fin dall'origine della tradizione nel lontano 1848, in Piazza Vittorio Emanuele II. Palazzo Panizza, grazie all'altezza della sua facciata ed alla sua posizione, lo ripara dal vento di ponente, che in quel periodo spira nelle ore notturne, e ne permette una gonfiatura regolare.
Il momento in cui il pallone prende il volo è molto suggestivo ed atteso, oltre che dai cittadini di Acquaviva, anche dai numerosi forestieri che ne restano affascinati.